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Sonno e tecnologia: perché dormiamo male?

Da quando i dispositivi tecnologici come smartphone, tablet, computer e console sono entrati prepotentemente nella nostra quotidianità ti sembra di dormire male? Magari soprattutto nei periodi di forte stress e preoccupazioni… se è successo anche a te di non riuscire a prendere sonno o svegliarti di continuo durante la notte, non preoccuparti, sei in buona compagnia! 

In questo articolo vogliamo farti capire quali effetti la tecnologia può avere sul nostro organismo e come riprendere ad avere una buona qualità del sonno. 

Cos’è l’insonnia e come si manifesta

L’insonnia costituisce la quasi totalità dei disturbi del sonno (circa il 90%) e si può manifestare in tre forme, quella transiente, quella acuta e quella cronica

La prima, dura meno di una settimana, la seconda, la più diffusa, coinvolge più della metà della popolazione italiana e si manifesta in periodi particolari, di forte stress e preoccupazioni, dura meno di un mese.

La forma di insonnia cronica colpisce circa il 10% delle persone e presenta queste caratteristiche: gli episodi hanno una frequenza di almeno tre notti a settimana e durano per un periodo di tempo superiore ai tre mesi. 

Come si manifesta l’insonnia?

  • iniziale difficoltà ad addormentarsi
  • risvegli continui nella parte centrale della notte
  • impossibilità di riprendere sonno dopo un risveglio precoce mattutino
  • cattiva qualità del sonno

La mancanza di sonno, soprattutto quando l’insonnia è nella sua forma cronica, ha un impatto negativo sulla vita di tutti i giorni e si manifesta con sintomi come calo dell’attenzione, stanchezza cronica, irritabilità e cattivo umore. Non dimentichiamo poi che il sonno agisce sul metabolismo e la sua mancanza può provocare problematiche più gravi come ipertensione e diabete. 

Un sonno di qualità è indispensabile per attivare alcuni processi fondamentali nel nostro organismo come il consolidamento della memoria, la sintesi di alcuni ormoni e l’eliminazione delle tossine prodotte durante il giorno. 

Sonno e tecnologia: i motivi per cui dormiamo male 

I fattori che causano un sonno di scarsa qualità e l’insonnia sono sintetizzati nel Modello delle 3 P

  • fattori che predispongono le persone a questo problema come caratteristiche individuali, età e genere 
  • fattori precipitanti, relativi a eventi traumatici o stressanti (problemi di salute, lavoro o in famiglia)
  • fattori perpetuanti, si tratta di credenze negative sul sonno e che ne alimentano i disturbi

Per capire meglio le cause dell’insonnia e i motivi per cui i dispositivi tecnologici sono così impattanti sul nostro sonno è bene avere qualche conoscenza in più sul corpo umano e sul ruolo che la luce svolge su esso. 

Il nostro organismo è regolato dal ciclo circadiano, che dura 24 ore e regola il ritmo di riposo e veglia. La luce è un elemento fondamentale in questo ciclo: quando inizia a “scomparire”, dopo il tramonto, il corpo comincia a produrre la melatonina, l’ormone che stimola l’organismo a stancarsi ed è quindi responsabile del nostro sonno. 

Come possono i dispositivi tecnologici influire sul ciclo circadiano?

Le luci artificiali nelle ore serali o notturne disturbano il nostro organismo, soprattutto le cosiddette “luci blu” (presenti negli schermi di tablet, smartphone e computer): queste infatti hanno una lunghezza d’onda simile a quella della luce solare… è quindi facile intuire che sono in grado di ingannare il corpo e influire in maniera negativa sulla produzione di melatonina. Questo crea difficoltà nell’addormentarsi e nel dormire in modo sereno per tutta la notte, diminuendo perciò la qualità del sonno: il nostro cervello è sovrastimolato, rimane sempre in allerta e riceve un segnale contrario a quello di rilassarsi. 

Come affrontare l’insonnia?

Ecco alcuni consigli utili che possono aiutarti a riprendere a dormire meglio: 

  • non dormire, neanche per brevi intervalli di tempo, durante l’arco della giornata
  • dal pomeriggio evitare l’assunzione di sostanze che eccitano il sistema nervoso come nicotina e caffeina
  • fare sport in maniera regolare, non nelle ore serali
  • cenare con piatti leggeri ma sostanziosi, per non essere svegliati durante la notte a causa della fame, almeno tre ore prima di andare a dormire.

Veniamo ora alla camera da letto

L’ambiente deve essere buio, silenzioso e avere una temperatura adeguata, in questa stanza sarebbe bene evitare di guardare la televisione o altri dispositivi tecnologici e, soprattutto, non controllare di continuo l’orario per evitare l’ansia di dormire troppo tardi. 

Occorre abituare il cervello ad associare il letto con l’azione di addormentarsi: stare quindi sdraiati solo se davvero assonnati… superati i dieci minuti di veglia meglio alzarsi e riprovare più tardi. 

 

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